L’obbligo normativo sta per arrivare, le aziende con più di 50 dipendenti sono obbligate entro il 17 dicembre 2023 a dotarsi di un sistema di Whistleblowing
Che cosa è il Whistleblowing?
Il whistleblowing, o segnalazione di un presunto illecito, consiste in un processo interno che consenta al dipendente di denunciare comportamenti scorretti o illeciti di cui sia venuto a conoscenza all’interno di un’azienda. Tali segnalazioni possono riguardare, ad esempio, frodi, corruzione, violazioni della sicurezza, rischi ambientali e molto altro.
L’attivazione di un servizio di segnalazione consente ai dipendenti e alle parti interessate (ex dipendenti, familiari, collaboratori, etc.) di informare la direzione o l’organo individuato su illeciti sospetti o effettivi. Questo consente all’azienda di agire preventivamente al fine di evitare che una situazione si aggravi e possa sfuggire al controllo aziendale.
La soluzione WHISTLEBLOWING ONLINE di INFOGEST
Abbiamo sviluppato un servizio cloud che permette alle aziende di strutturarsi al fine di gestire questa problematica, offrendo le massime garanzie di riservatezza e corrispondenza ai prerequisiti richiesti dalla normativa.
In particolare, INFOGEST potrà supportare l’azienda per:
Creazione del canale di segnalazione dedicato mediante uno strumento sicuro e certificato ISO 27001;
Supporto per la gestione degli adempimenti in tema di Whistleblowing (creazione procedura di gestione delle segnalazioni, formazione dei referenti aziendali e formazione per il personale segnalante);
Attività di supporto in materia di privacy (definizione informative privacy, nomine dei soggetti che accedono ai dati e valutazione d’impatto).
Quali sono le principali caratteristiche del nostro software:
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Numero di casi e utenti illimitati, e oltre 80 lingue |
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Pagina di segnalazione completamente personalizzabile |
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Segnalazioni anonime o confidenziali |
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Traduzioni automatiche delle segnalazioni |
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Distorsione della voce |
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Crittografia end-to-end |
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Funzionalità di censura |
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Di seguito maggiori informazioni sul quadro normativo…
La Direttiva Europea sul Whistleblowing (2019/1937), in vigore a partire dal 17 dicembre 2021, prevede l’adozione di nuovi standard di protezione a favore dei “whistleblower” (cioè coloro che segnalano).
Nello specifico, le aziende che contano tra i 50 e i 250 dipendenti sono obbligate entro il 17 dicembre 2023 a dotarsi di un sistema di segnalazione interno criptato, anonimo e strutturato, che tenga in considerazione la massima riservatezza del segnalante e che ne garantisca l’anonimato.
A livello nazionale, il decreto legislativo n. 24/2023, che introduce la nuova disciplina del whistleblowing in Italia, è entrato in vigore il 30 marzo 2023. Le nuove disposizioni avranno effetto a partire dal:
- 15 luglio 2023, per i soggetti del settore privato che hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media di lavoratori subordinati superiore a 249.
- 17 dicembre 2023 per i soggetti del settore privato che hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media di lavoratori subordinati superiore a 50 ma inferiore a 249.
Perché è importante?
- Integrità aziendale: aiuta le organizzazioni a identificare e affrontare potenziali problemi prima che si trasformino in crisi, preservando la reputazione e la fiducia degli stakeholder.
- Tutela i dipendenti: offre la massima protezione ai lavoratori che segnalano eventuali irregolarità, assicurando che non subiscano ritorsioni o discriminazioni per aver agito nel miglior interesse della società e della comunità.
- Conformità normativa: con l’introduzione di nuove leggi, l’adozione di un sistema efficace di whistleblowing non è solo buona pratica, ma diventa anche un obbligatorio requisito legale.
- Vantaggio reputazionale: il whistleblowing non è solo un obbligo, ma un’opportunità per le aziende di mostrare impegno verso la trasparenza e l’etica. Avere un sistema efficace non solo evita possibili sanzioni, ma rafforza anche la fiducia dei dipendenti e degli stakeholder, creando un ambiente di lavoro più sicuro e responsabile.